Passa ai contenuti principali

I prodotti dietetici

Diätprodukte

L'interesse sui temi della nutrizione, il timore delle malattie tipiche dell'età moderna hanno provocato un incremento non sempre giustificato di questo tipo di prodotti dietetici.

La dietetica dai primordi ad oggi - L'origine della dietetica, intesa come l'arte di organizzare il regime alimentare al fine di prevenire l'insorgere di alcune manifestazioni morbose, risale ai tempi remoti. L'uomo primitivo, infatti, guidato dall'istinto e dalle sensazioni di fame, sazietà o disgusto acquisì i primi rudimenti di nutrizione: imparò come fosse importante il rispetto della quantità, la proporzione e l'associazione dei vari alimenti e come a volte fosse opportuno sospendere l'assunzione di alcuni cibi in particolari condizioni patologiche. Più tardi, filosofi e medici confermarono l'importanza della dietetica come strumento per mantenersi in buono stato di salute; lo stesso Ippocrate formulò regimi dietetici specifici per le diverse patologie. La dietetica, riconosciuta come scienza fin dal 1800, inizialmente poco praticata, fece un grosso passo avanti solo nella seconda metà del secolo scorso. Oggi le moderne tecnologie di produzione degli alimenti hanno reso possibile la purificazione di prodotti naturali, la sottrazione o l'addizione di principi nutritivi, cosicché è diventato possibile produrre su vasta scala alimenti destinati a diete speciali, i cosiddetti prodotti dietetici, indicati per soddisfare le esigenze nutrizionali di soggetti i cui normali processi di digestione, assimilazione o, più in generale, metabolici, risultino alterati.

Caratteristiche di un alimento dietetico - Alimento dietetico è un prodotto che, allo scopo di rispondere ai requisiti richiesti da diete speciali o di completare o sostituire l'alimentazione ordinaria, subisce un particolare processo di lavorazione e viene addizionato o integrato con protidi, lipidi, glucidi, vitamine e sali minerali, o comunque con sostanze atte a conferirgli particolari proprietà dietetiche. In sostanza, questo alimento differisce dai comuni alimenti per la composizione chimica e per le modificazioni chimiche, biologiche, fisiche apportate nel corso del processo produttivo.
Per orientarci nella scelta dei prodotti dietetici, occorre distinguerli in tre categorie.
1) Prodotti dietetici atti a soddisfare le esigenze nutrizionali di soggetti sani, come alimenti per gestanti e nutrici, per gli anziani o per coloro che seguono pesanti esercizi fisici o vivono in particolari condizioni ambientali.
2) Prodotti formulati espressamente per specifiche condizioni patologiche come alimenti a ridotto tenore in sodio o in glutine, in lipidi, glucidi o in alcuni aminoacidi; alimenti ipoallergenici, alimenti a consistenza modificata (omogeneizzati).
3) Alimenti formulati per speciali usi medici e usati soprattutto negli ospedali, come quelli destinati all'alimentazione per via enterale e parenterale. Questi ultimi sono i più delicati, ma anche i più perfezionati; oggi infatti è possibile nutrire un individuo e mantenerlo in vita anche per tempi prolungati, senza contemporanea somministrazione di alimenti per via naturale; ciò naturalmente richiede molta esperienza nella preparazione e formulazione delle soluzioni, garanzia di sterilità, sicurezza nella somministrazione e monitoraggio continuo del paziente. I prodotti dietetici appartenenti al primo gruppo comprendono alimenti integrali, integratori alimentari e prodotti vitaminizzati.

Alimenti integrali - Numerosi sono i prodotti integrali "riscoperti" in questi ultimi anni dalle industrie alimentari allo scopo di risolvere il problema della carenza di fibra nell'alimentazione che si usa attualmente. Si tratta essenzialmente di paste alimentari, riso, pane. biscotti, fette biscottate, crackers, grissini, preparati con farine integrali e perciò più ricche di crusca, frazione fibrosa dei cereali, contenente sali minerali, vitamine e cellulosa, al contrario dei prodotti preparati con farine raffinate in cui queste preziose sostanze sono state in parte eliminate. Non si discute sull'efficacia di tali prodotti che, per l'elevato tenore in fibra, stimolano la peristalsi intestinale e favoriscono l'evacuazione delle feci, svolgendo un'azione preventiva nei confronti di alcune malattie correlate alla carenza di fibra nella dieta.

Integratori alimentari - Consigliati agli sportivi o a chiunque pratichi attività fisica e psichica (studenti), sono prodotti che forniscono energia di immediata utilizzazione, nonché vitamine e sali minerali, che compensano lo squilibrio salino conseguente ad uno sforzo adetico.
Commercializzati in forma di polveri solubili, pastiglie o tavolette, sono costituiti per l'80%-90% da
glucidi e per il restante 20%-10% da vitamine e sali minerali. Sono di solito aromatizzati e colorati con succo d'arancia o limone.
Gli integratori vitaminici andrebbero assunti con cautela per evitare sindromi da ipervitaminosi, e soprattutto perché è ben noto che le vitamine sono meglio utilizzate se assunte per via diretta, cioè con gli alimenti che le contengono.
Degli alimenti dietetici di questo gruppo fanno parte anche gli olii vitaminizzati. Generalmente si tratta di olii di seme (monoseme o di semi vari) addizionati di vitamine A, E, del gruppo B e vitamina D2.
I prodotti dietetici del secondo gruppo comprendono: prodotti senza zucchero, senza sale, prodotti senza glutine, prodotti ricchi in glutine e prodotti ipocalorici.

Prodotti senza zucchero - Concepiti per il diabetico, sono attualmente proposti anche a chi presenti problemi di linea, ma non voglia rinunciare ad alimenti dolci.
Si tratta di caramelle, chewing-gum, biscotti, marmellate, bevande dolcificate con dolcificanti naturali diversi dal saccarosio (sorbitolo) o artificiali (aspartame), questi ultimi privi completamente di valore calorico.
Efficaci nella alimentazione del diabetico, sono però consumati indiscriminatamente da molti quando potrebbero limitare l'assunzione calorica contenendo il consumo di glucidi, senza ricorrere a prodotti dietetici.

Prodotti senza sale - Indicati per i soggetti ipertesi o affetti da insufficienza renale che devono limitare l'assunzione di sodio e potassio, sono alimenti a scarso tenore salino, come ad esempio il latte desodato in polvere che, ricostituito alla percentuale normale di diluizione, contiene circa 36 mg di sodio per grammo, quantità circa 5 volte inferiore rispetto ad un latte comune.
Per le diete iposodiche è anche in commercio il sale dietetico privo di sodio la cui composizione è la seguente: glutammato monopotassico, cloruro di potassio, acido glutammico, amido di mais, fosfato bicalcico, cloruro di ammonio, carbonato di calcio. Esistono poi anche numerosi prodotti preparati senza sale come alcuni tipi di pane, di grissini, di crackers eccetera.

Prodotti senza glutine - Sono prodotti dietetici specifici per la nutrizione di soggetti che non tollerano la gliadina, proteina costituente il glutine, la cui assunzione determina l'insorgere di un'enteropatia particolarmente diffusa tra i bambini, detta morbo celiaco e per coloro che devono contenere l'assunzione proteica (nefritici) per non sovraccaricare l'apparato renale nell'eliminazione delle scorie azotate. Si tratta di pane, pasta, biscotti, preparati con farine di semi di carrube, amido di mais, anziché con farina di frumento che contiene glutine. Le paste dietetiche destinate ai nefritici, ma indicate anche nelle sindromi celiache sono costituite da: 85% di glucidi, 0,1% di lipidi, 0,5% di proteine, provenienti soprattutto da amido di mais, farina di tapioca e cellulosa.

Prodotti ricchi di glutine - Indicati per i diabetici, proposti come sostitutivi del pane e della pasta comune, comprendono: pane, biscotti, pasta detti glutinati poiché arricchiti di proteine (22-25%) a scapito dei glucidi (amidi) che il diabetico deve assumere in quantità limitate. Di valore calorico non trascurabile, anche perché spesso preparati con grassi di condimento, non possono essere consumati a volontà dal diabetico, che deve limitarsi a sostituire 100 g di pane comune con non più di 130 g di pane dietetico.

Prodotti ipocalorici sostitutivi del pasto - Sono preparati in polvere costituiti da proteine nobili ricavate dal latte, zuccheri (fruttosio) e sostanze riempitive come farina di guar, carragenine, a volte integrate con vitamine e sali, da ricostituire e consumare in sostituzione di uno o due pasti normali. Formulati specificatamente per le persone in grave stato di sovrappeso, hanno un limitato valore calorico, ma garantiscono un adeguato apporto vitaminico, minerale, proteico e glucidico. Originariamente studiati per l'alimentazione dello sportivo, tali preparati sono risultati efficaci nella terapia dell'obesità, quando somministrati a pazienti il cui peso non eccedeva il 20-25% del peso ideale e per i quali il calo peso, nonostante il rispetto del regime dietetico imposto, non si era assestato a valori soddisfacenti. L'adozione di questi preparati ipocalorici, di discreta appetibilità, facile preparazione, consente al paziente, grazie alla conoscenza della composizione in percentuale dei principi nutritivi, di regolare il proprio regime dietetico. Tuttavia, la terapia di un soggetto obeso, oltre a valersi di pasti ipocalorici, deve essere associata a controlli medici e a una adeguata rieducazione alimentare, per individuare e correggere gli errori dietetici del paziente e per potere seguire un regime alimentare equilibrato nella fase successiva al calo peso.
I prodotti dietetici del terzo gruppo comprendono alimenti destinati ai malati ospedalizzati in particolari situazioni di inappetenza o affetti da sindromi di malassorbimento, come prodotti utilizzati in qualità di integratori di principi nutritivi, in caso di malattie che non consentono un'alimentazione normale. Si tratta per lo più di polveri che, opportunamente ricostituite, si prestano anche per alimentazione nasogastrica con sondino. Vi appartengono preparati ipoproteici, privi di glutine e senza lattosio, indicati per la nutrizione di cirrotici, nefritici e nelle sindromi da malassorbimento (celiachia, intolleranza al lattosio) e prodotti a basso tenore lipidico, destinati ai casi di alterate digestioni e assorbimento dei grassi. Vanno utilizzati sotto controllo medico.

Commenti

  1. Per gli spuntini pomeridiani prendo quasi sempre crusca e barrette ai cereali che trovo su farmaciedelsorriso.it, sono ottime perchè ti tolgono proprio il senso di fame.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Tempi di digestione

  Quanto tempo ci vuole per digerire ? Questa tabella riassume la durata media di permanenza degli alimenti nello stomaco una volta ingeriti.

Dado vegetale ed estratto di carne

Dadi ed estratti di carne sono prodotti di scarso valore alimentare che hanno il solo scopo di ravvivare il sapore delle vivande. L'idea di utilizzare gli estratti di carne venne al chimico belga Justus Von Liebig nel secolo scorso, che ritenne in tal modo di risolvere il problema della conservazione del brodo, concentrando i principi nutritivi contenuti nella carne. Lo sviluppo industriale che si ebbe in seguito alla scoperta di Liebig fu anche favorito dalla grande disponibilità di carne dell'Argentina e dai problemi connessi agli scambi e al trasporto delle carni. Gli stabilimenti per la preparazione degli estratti di carne sorsero nell'America Meridionale dove la carne utilizzata per la trasformazione aveva un prezzo bassissimo dato che la maggior parte dei bovini veniva impiegata quasi esclusivamente per ricavarne pellame. Col tempo la situazione si è modificata, in seguito alla rapidità dei trasporti e allo sviluppo dei moderni mezzi di conservazione, per refri

il lavoro faticoso e pesante

Il lavoro muscolare pesante implica tutta una serie di rischi legati alla stessa fatica che può ritardare la capacità di reazione. Diversamente dal «lavoro a tavolino», un tipo di lavoro, cioè, leggero, intellettuale, «nervoso», legato quindi più all'attenzione e alla responsabilità che non piuttosto allo sforzo muscolare, oggi parliamo del lavoro considerato tradizionalmente, nel quale lo sforzo fisico occupa un posto prevalente. Questo tipo di lavoro interessa tutto l'organismo, giacché costringe qualsiasi organo o parte dell'organismo a intervenire. Essenzialmente è impegnato il sistema locomotore, ossia la struttura muscolare e ossea responsabile del movimento e capace di fornire l'energia indispensabile per compiere gli sforzi necessari all'esecuzione del lavoro.