Passa ai contenuti principali
Macrolibrarsi

Vacanze: dove e come

spiaggia
I suggerimenti per una scelta personalizzata del luogo dove trascorrere, traendone tutti i benefici, la villeggiatura.
Anche nella scelta delle vacanze, bisogna sempre con­siderare con attenzione le nostre capacità fisiche, le condizioni di salute, il grado di allenamento. Possiamo così distinguere quattro aree, ciascuna caratterizzata da par­ticolarità ambientali, geografiche, idrologiche eccetera.

Alta montagna - Richiede condizioni fisiche assolu­tamente ottimali, soprattutto per quanto riguarda gli apparati cardiovascolare e respiratorio. Comunque, se anche vi sentite in "perfetta forma", non pensate di passare dalla scrivania o dalla casa alle imprese alpi­nistiche di alta quota. Dovete preventivare un perio­do di adattamento che può prolungarsi da qualche gior­no a qualche settimana. In questo periodo dovrete li­mitarvi a brevi escursioni, all'esecuzione di ginnasti­ca respiratoria, al consumo di alimenti presi in modi­che quantità e a brevi intervalli di tempo. Soltanto dopo questo periodo di adattamento potrete incominciare a compiere qualche breve escursione, sempre insieme a guide o a qualche esperto della zona. Tenete sem­pre presente che nelle condizioni di alta quota si veri­fica un marcato aumento della pressione arteriosa pol­monare con possibile comparsa di un edema polmo­nare, in caso di sforzi eccessivi e non ben valutati. Rammentate anche che in alta montagna le condizio­ni atmosferiche sono soggette a variazioni assai bru­sche e repentine: dotatevi dunque sempre di un equi­paggiamento adatto e fornitevi di alimenti altamente energetici, da consumare ogni ora/ora e mezza.
Media montagna - È la vacanza tipica di chi ha sof­ferto qualche acciacco durante l'inverno e deve rimet­tersi, godendo di condizioni ambientali rilassanti e for­temente ossigenanti. Anche in questo caso, comunque, è importante, nel corso dei due primi giorni, proce­dere a un adattamento dell'organismo. In questo pe­riodo dovete limitarvi a brevi passeggiate, intervalla­te da esercizi di ginnastica respiratoria. Rinunciate ai tentativi di gareggiare con gli altri villeggianti per di­mostrare che, malgrado tutto, siete sempre in "for­ma". A partire dal terzo giorno potete incominciare a compiere escursioni che occupino un'intera matti­nata. Dopo una settimana potete passare, se non si son verificati spiacevoli inconvenienti, a escursioni che si prolungano per un'intera giornata.
Mare - È un clima piuttosto eccitante, adatto a orga­nismi che necessitano di una intensa azione stimolan­te. E quindi adatto per bambini (oltre i tre anni), ra­gazzi e adulti di media età.
Bisogna tuttavia ricordare sempre che si tratta del sog­giorno più ingannevole giacché dà la sensazione di non rappresentare alcun pericolo, mentre invece richiede un attento adattamento.
Per prima cosa, state attenti alle immancabili "scot­tature" che inevitabilmente colpiscono gli impazienti dell'abbronzatura a tutti i costi, e poi controllate la sma­nia di tuffarvi immediatamente. Anzitutto, non buttatevi in acqua se siete molto accaldati, sudati o se avete appena mangiato qualche gelato o consumato bibite ghiacciate. L'orario migliore per il bagno è verso mez­zogiorno: non immergetevi all'improvviso, bagnate­vi prima progressivamente le spalle, l'addome, il ba­cino. Inoltratevi poi lentamente. Durante i primi giorni cercate di nuotare respirando ritmicamente. Cercate di non fare mai il bagno da soli, soprattutto i primi giorni, e non allontanatevi troppo dalla spiaggia. Al­l'inizio accontentatevi di una nuotata di 15-20 minu­ti. Terminata la nuotata fate un po' di ginnastica per migliorare la circolazione del sangue, eliminare la sen­sazione di freddo e prevenire la comparsa di eventua­li crampi.
Prestate particolare attenzione ai tuffi: non fateli do­ve l'acqua è troppo bassa, anche se vi ritenete molto abili potreste rimediare qualche contusione cranica o vertebrale, con conseguenze che possono a volte esse­re molto gravi.
Cessate poi di tuffarvi se avvertite emicranie o vertigini.
Lago - Le vacanze ai laghi sono veramente aperte a tutti e a tutte le età. L'unica controindicazione è per gli individui che soffrono di forme depressive. Non si rende necessario alcun periodo di adattamento. Per il bagno nel lago bisogna ricordare che la temperatura dell'acqua è piuttosto bassa: in queste condizioni il pe­riodo del bagno deve essere piuttosto ridotto. Se siete giovani e particolarmente in forma potete rimanere in acqua anche qualche ora. Per chi pratica il wind-surf sul lago va sempre ricordato che la temperatura dei nostri laghi settentrionali è minore di quella del mare e aumenta il rischio di crampi muscolari.

Gli sport durante l'estate

La donna - La medicina sportiva ha dimostrato la fon­damentale importanza dello sport per la donna. I vari sport agiscono potentemente a livello dell'apparato re­spiratorio e cardiovascolare, influenzano l'attività mu­scolare, agiscono sul sistema ormonale e su quello ner­voso.
L'attività sportiva svolta durante l'estate si può accom­pagnare ad alcuni fenomeni che non devono spaven­tare: potrete quindi notare qualche irregolarità nelle mestruazioni in seguito a un'attività fisica particolar­mente intensa (nuoto, tennis, alpinismo, canottaggio ecc.). Si registra infatti un'accresciuta secrezione di or­moni somatotropo e prolattina. Il primo agisce sulla statura (è per questo che, generalmente, i giovani spor­tivi sono più alti di chi svolge una vita completamente sedentaria); il secondo influenza le mestruazioni, ri­tardandone in genere la comparsa.
I ragazzi - Evitate durante il periodo estivo prolun­gati esercizi agli attrezzi, che sviluppano eccessivamente la muscolatura della parte superiore del corpo, lascian­do piuttosto debole quella della porzione inferiore. Ugualmente la corsa veloce o il salto alterano l'equili­brio dei muscoli sviluppando eccessivamente le masse muscolari delle gambe; il calcio tende a sviluppare ec­cessivamente i muscoli del bacino e degli arti inferio­ri; il ciclismo quelli delle cosce e delle gambe; nel ten­nis e nella scherma si ha poi uno sviluppo anomalo di tutta una parte del corpo. È quindi consigliabile, du­rante il periodo estivo, fare variare continuamente tipo di sport ai ragazzi, senza volerli specializzare in uno solo, in modo da sviluppare armoniosamente l'in­tera struttura corporea e privilegiare poi quegli sport (per esempio nuoto, canottaggio) che garantiscono uno sviluppo regolare dell'intero organismo.
L'anziano - Nella persona anziana la gradualità del­l'attività sportiva è particolarmente importante giac­ché permette di godere dei vantaggi dello sport, eli­minandone il rischio. Sarà così bene iniziare, qualche mese prima di andare in vacanza, una serie di eserci­zi ginnastici che permetteranno di agevolare l'adatta­mento dei sistemi respiratorio e cardiovascolare. Suc­cessivamente, quando si sarà già in vacanza, si potran­no effettuare passeggiate a piedi su terreni progressi­vamente più diffìcili. Alla fine la persona anziana po­trà svolgere uno sport vero e proprio, come la bicicletta, il nuoto, il canottaggio, le bocce, la vela.
Sport e dieta - Considerando che durante l'estate i vari sport aumenteranno notevolmente le nostre richie­ste energetiche dobbiamo accrescere la quota proteica che dovrà raggiungere almeno 1 grammo per ogni chilo di peso del soggetto che svolge uno sport. Inoltre dovremo aumentare anche l'assunzione di vi­tamine del gruppo B e della vitamina C, che stimola­no l'attività del sistema nervoso e quella di difesa del­l'organismo. Anche la quantità dei grassi normalmente consumata può essere aumentata raggiungendo la quantità di 150 grammi al giorno (per un peso medio di 70 chilogrammi). I grassi per condimento saranno rappresentati da olio di soia, di mais, di girasole ecc. Per gli zuccheri si potranno usare il sorbitolo e il fruttosio, riducendo invece al minimo l'uso di quello bian­co, del miele e delle marmellate. Ridotte infine, le bevande gassate e l'alcol.

Commenti

Macrolibrarsi

Post popolari in questo blog

Tempi di digestione

  Quanto tempo ci vuole per digerire ? Questa tabella riassume la durata media di permanenza degli alimenti nello stomaco una volta ingeriti.

Dado vegetale ed estratto di carne

Dadi ed estratti di carne sono prodotti di scarso valore alimentare che hanno il solo scopo di ravvivare il sapore delle vivande. L'idea di utilizzare gli estratti di carne venne al chimico belga Justus Von Liebig nel secolo scorso, che ritenne in tal modo di risolvere il problema della conservazione del brodo, concentrando i principi nutritivi contenuti nella carne. Lo sviluppo industriale che si ebbe in seguito alla scoperta di Liebig fu anche favorito dalla grande disponibilità di carne dell'Argentina e dai problemi connessi agli scambi e al trasporto delle carni. Gli stabilimenti per la preparazione degli estratti di carne sorsero nell'America Meridionale dove la carne utilizzata per la trasformazione aveva un prezzo bassissimo dato che la maggior parte dei bovini veniva impiegata quasi esclusivamente per ricavarne pellame. Col tempo la situazione si è modificata, in seguito alla rapidità dei trasporti e allo sviluppo dei moderni mezzi di conservazione, per refri

il lavoro faticoso e pesante

Il lavoro muscolare pesante implica tutta una serie di rischi legati alla stessa fatica che può ritardare la capacità di reazione. Diversamente dal «lavoro a tavolino», un tipo di lavoro, cioè, leggero, intellettuale, «nervoso», legato quindi più all'attenzione e alla responsabilità che non piuttosto allo sforzo muscolare, oggi parliamo del lavoro considerato tradizionalmente, nel quale lo sforzo fisico occupa un posto prevalente. Questo tipo di lavoro interessa tutto l'organismo, giacché costringe qualsiasi organo o parte dell'organismo a intervenire. Essenzialmente è impegnato il sistema locomotore, ossia la struttura muscolare e ossea responsabile del movimento e capace di fornire l'energia indispensabile per compiere gli sforzi necessari all'esecuzione del lavoro.