Le allergie

starnuto
Numerose sono le sostanze capaci di provocare manifestazioni allergiche difficili da diagnosticare e da curare.

Una reazione anormale all'ambiente - Superano ormai i tre milioni gli italiani che soffrono di allergia e questa cifra tende ad aumentare in conseguenza del tipo di vita sempre più artificiosa e caotica in cui siamo costretti a vivere.
I soggetti allergici sono caratterizzati dalla tendenza a reagire in una maniera del tutto anormale a sostanze solitamente presenti nell'ambiente in cui viviamo. Le sostanze in grado di provocare manifestazioni allergiche sono chiamate "allergeni" e causano reazioni di tipo immunitario consistenti nella liberazione di sostanze che possono agire su varie zone del nostro corpo: pelle, apparato respiratorio, vasi sanguigni.
Il genere di reazione allergica e i modi di penetrazione degli allergeni nell'organismo sono in rapporto ai differenti tipi di sostanze: i pollini, ad esempio, interessano l'apparato respiratorio, mentre alcuni farmaci possono agire su più organi: pelle (manifestazioni di orticaria), cuore e vasi (reazioni ipotensive), sistema nervoso (emicranie, convulsioni).
Le difficoltà di curare le allergie sono legate al fatto che
le sostanze allergeniche, capaci cioè di provocare manifestazioni allergiche, sono numerosissime: polveri, fumi, alimenti (soprattutto uova, latte di mucca, pesce, carne di maiale, alcol, lieviti); arredamenti, apparecchiature di condizionamento per ottenere flussi di aria calda o fredda.
Il periodo necessario perché insorga un'allergia è estremamente variabile e va da qualche minuto (reazioni allergiche di tipo immediato) per i pollini a molte ore o anche a qualche giorno per gli alimenti. Il primo gruppo di reazioni comprende lo shock anafilattico, la febbre da fieno, le rinopatie allergiche (raffreddore da fieno, corizza allergica), l'asma allergica, l'eczema familiare, l'edema di Quincke. Il secondo le allergie alimentari. Esiste la trasmissione ereditaria della "predisposizione" a manifestare reazioni allergiche: così, due genitori allergici avranno quasi sicuramente figli allergici a qualche cosa. Se è uno solo dei genitori a essere allergico, molto probabilmente qualcuno dei figli risulterà allergico verso qualche sostanza.

Gli esami necessari - Per poter diagnosticare la natura dell'allergia sono indispensabili i seguenti esami:
  • Cutireazione: permette di identificare la presene di anticorpi (particelle che difendono il nostro organismo dall'invasione di sostanze estranee) nel derma (parte connettiva della pelle situata al dì sotto dell’epidermide). Può essere utile soprattutto nel caso di asma o raffreddori allergici.
  • Diete di eliminazione e di riaddizione: per verificare quali sono le sostanze alimentari eventualmente responsabili di una reazione allergica. Si eliminano queste sostanze dall'alimentazione e si osserva se, in tal modo, scompaiono anche le reazioni allergiche e se eventualmente queste ricompaiono quando si riprende a utilizzarle.
  • Elettrocardiogramma: per verificare le condizioni del cuore nel caso di pazienti con asma bronchiale.
  • Indice leucopenico di Vaughan: si conteggiano i globuli bianchi prima e dopo l'ingestione del probabile allergene. Una riduzione di più di mille globuli bianchi indica la presenza di una sensibilizzazione di tipo allergico.
  • Indice trombopenico di Stork: le modalità sono le stesse dell'esame precedente, ma in questo caso si contano le piastrine: una loro riduzione di più del 15 % indica che esiste una condizione di sensibilizzazione.
  • RAST (Radio allergo sorbent test): permette con estrema semplicità (mediante un prelievo di sangue) di stabilire verso che cosa il paziente sia allergico.
  • RIST: consente la valutazione delle immunoglobuline circolanti nel sangue (IgE).
  • Reazione intradermica: consente di mettere in evidenza gli anticorpi presenti nel derma. Soprattutto consigliabile per allergie da batteri o da funghi.
  • Test epidermico ("patch-test"): per determinare la presenza di anticorpi nella pelle. Si usa particolarmente in clinica dermatologica.


Le più comuni forme di allergia

1)    Rinite allergica stagionale: detta anche febbre o raffreddore da fieno oppure pollinosi. È una delle manifestazioni più tipiche. È caratterizzata prevalentemente da congiuntivite, secrezione nasale, starnuti ecc. Può essere curata mediante terapia desensibilizzante da ripetersi ogni anno, od ogni mese.
2)    Corizza spasmodica aperiodica: è una rinite allergica non legata alle stagioni. Può essere provocata da batteri, polvere di casa, desquamazione degli animali (soprattutto domestici), piume, polveri industriali. La terapia è desensibilizzante. Farmaci per eliminare i sintomi più noiosi sono quelli a base di efedrina o gli antistaminici, utilizzabili anche nella rinite allergica stagionale.
3)    Asma bronchiale allergica: può essere provocata da pollini, fieno, polvere di legno, spore di funghi, tessuti di vario tipo, forfora, parti di insetto. Anche alcuni alimenti possono provocare questa forma morbosa: uova, alcuni cereali (frumento), carne di vitello, cioccolato (per i bambini nella prima infanzia). Il sintomo più grave e pericoloso è costituito dall'accesso asmatico. La terapia è desensibilizzante. Per la cura dei sintomi si usano aminofillina e teofillina, utilizzabili anche in forma spray.
4)    Dermatite atopica: colpisce soprattutto i bambini nei primi anni di vita. Si manifesta inizialmente al volto sotto forma di chiazze arrossate su cui poi si formano piccole vescicole sierose a cui succedono delle croste. Nella sua insorgenza possono avere una certa importanza anche taluni alimenti (uova, latte ecc.). La terapia utilizza cortisonici, antibiotici, antipruriginosi.
5)    Orticaria: si tratta di una dermatite caratterizzata principalmente da un'eruzione cutanea, chiamata "pomfo" associata a prurito. La durata del pomfo è limitata, sparisce dopo qualche ora per riapparire da qualche altra parte del corpo. La causa principale dell'orticaria è legata al tipo di alimentazione. Fra gli alimenti maggiormente responsabili sono da ricordare: fragole, pesci, frutti di mare, noci, cioccolato, formaggio. Anche alcuni farmaci possono provocare l'orticaria (aspirina, antipirina, piramidone, analgesici, sieri, ACTH). Altri fattori responsabili sono le infezioni dell'organismo (tonsilliti, infezioni dentarie, colecistiti), parassiti (ascaridi, ossiuridi, tenie), sbalzi di temperatura, particolari condizioni psicologiche. La cura si basa sull'eliminazione dell'agente specifico e sull'uso di efedrina, antistaminici, prednisolone, gliconato di calcio.

Dieta e allergia - Per impostare una dieta in grado di eliminare le manifestazioni allergiche, è bene conoscere quali sono gli alimenti che ne sono maggiormente responsabili.
Le più frequenti manifestazioni sono date da: crostacei, molluschi, uova, latte, carne di maiale, formaggi fermentati, frumento, granoturco, avena, fragole, carni fresche di bue, piccione, tacchino. Seguono poi vari tipi di frutta (mandorle, pesche, ciliegie, uva, arance, banane), di verdura (fave, pomodori, tartufi, aglio, cipolla, asparagi, spinaci, sedani), di condimenti (olio di oliva, di mais, di girasole, di arachidi), di spezie (pepe, peperoncino, cannella, paprika, senape, noce moscata).




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